curiosità stroriche padovane  1°

LA CHIESA DI S. ANDREA ED I FRATELLI BOITO

La chiesa di S. Andrea e nel centro della città, ed e antichissima perché esisteva prima del 1130. Venne più volte modificata e venne ingrandita Del 1640, ma conservo sempre una forma non molto felice. II primo altare era stato concesso nel 1590 alla Fraglia (Confederazione) dei pescatori, e la chiesa e dedicata a S. Andrea il quale fu uno dei 12 apostoli fratello di Pietro. Dopo la morte di Cristo, S. Andrea andò a convertire quelle terre che ora si chiamano Russia, e mori martire su di una croce in forma di X (chiamata anche oggi croce di S. Andrea).

La chiesa possiede molte opere pregevoli, la maggior parte di artisti moderni, essendo stata da poco restaurata. In detta chiesa, come risulta dai suoi registri, il 19 marzo 1842 venne battezzato Arrigo Boito, il grande musicista, autore del «Mefistofele»• rappresentato per la prima volta at Teatro della Scala a Milano nel 1866, e del «Nerone» rappresentato pure alla Scala la prima volta nel 1926 parecchi anni dopo la morte dell'autore.

II Boito era anche poeta e fu autore del libretto dell'opera «Gioconda» musicata da PonchielIi, e di quelli dell'« Otello» e del «Falstaff» musicati da Giuseppe Verdi. Arrigo Boito era nato a Padova il 24 febbraio 1842 in via Morsari (ora via Cavour) non si sa In quale casa. Era figlio del nob. cav. Silvestro Boito bellunese pittore, e della contessa Giuseppina Radolinsi di Varsavia (Polonia). Arrigo era fratello minore di Camillo Boito il celebre architetto e scrittore d'arte, il quale benché nato a Roma nel 1836, calcolo sempre Padova come sua patria, e qui molto visse e lavorò.

Egli qui costruì il magnifico palazzo detto delle Debite, la scuola detta Reggia Carrarese, le tre porte di bronzo della Basilica del Santo, e rifece l'altare maggiore del Santo come e attualmente, costruì il grandioso scalone del Museo Civico, e restauro la famosa chiesa abaziale di Carrara S. Stefano, che fu tanto prediletta dai Carraresi signori di Padova.

    

 

 

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Ignazio Sommer (Merzio)